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Corto Circuito - E Altre Storie Geek

Corto Circuito - E Altre Storie Geek


Corto Circuito - E Altre Storie Geek - Estratto del libro

La SuaChitarra e il Mare

Ildolore era una musica elettrica nelle sue viscere, placato dalla Morfina. Dormì finché l'amico non lo svegliò.
"Tuo figlio... il ragazzo che non hai mai conosciuto da adulto, cosa gli è successo? Il nipote di tua madre."
"L'ho incontrato da Brewster qualche giorno fa. Non mi ha riconosciuto. Ho spiegato che non avevo potuto farci niente, le assenze, il silenzio, mi sono stati imposti dalla sua famiglia."
"Lui lo sa?"
"Non lo so. Anche mio figlio suona la chitarra. Elettrica. Mia madre gli ha comprato la sua prima chitarra."
"Che figo."
"Quella acustica nera e la Godin sono mie."
"Hai tre amplificatori e uno è davvero bello, un Vox vintage degli anni '60 che hai preso da Craig's List."
"No, l'ho preso su Kijiji. Vivo in Alberta, Kijiji va forte qui. Ho preso l'autobus fino a casa del tizio, l'ho pagato con i contanti sul momento."
"Bel Vox."

“Vedo i poster, si può sbirciare fuori dalla finestra verso la strada e il sole quando le tende sono aperte, come ora.”

“Sei a miglia dall'oceano ma vedo i tuoi video preferiti sull'oceano su Netflix, Van Gogh e l'Urlo sul muro del tuo salone.”

“Sì, mi piacciono il mare e l'Urlo. Mi piacciono le stelle. Mia sorella vive a Vancouver. Siamo andati ad osservare le balene un paio di volte; abbiamo fatto un sacco di belle foto, e abbiamo visto l'acquario. Le meduse sono state la mia parte preferita, bellissimi colori e forme.”

“Vorresti tornarci un giorno? A vivere lì?”

“Troppo vicino alla faglia e troppo lontano da casa. Sono uno casalingo.”

“Peccato. Il mare è la nostra amante.”

“Sì. Anche la musica è la nostra amante. Le stelle e l'Urlo.”  

L'amplificatore Vox color crema stava nell'angolo, inutilizzato dal nipote dopo che suo padre si era circondato dall'oceano; il selvaggio mare scuro e la musica, dopo essersi tuffato nella notte degli inferi e aver nuotato fino all'altro lato dell'Universo dove le stelle risplendevano e l'Urlo era stato lasciato indietro.

“Ho i miei ricordi,” disse il figlio del padre, e declinò una fotografia recente dell'affascinante giovane sui quarant'anni, la faccia illuminata e gli occhi saggi e spiritosi.

Tutti abbiamo i nostri ricordi, la chitarra cantava ancora - il suo strumento acustico nero in particolare cantava nelle mani dell'amico, che portò avanti la celebrazione della vita dell'uomo morto quando il mare e la Luce lo reclamarono, fino nel seno dell'Inconscio e senza più dolore.

Un IncontroClassico

Leicompivaventinoveanni quell'anno, nel settembre del 1974, ed era in anticipo per la prima lezione del giorno.

Si sedette nella prima fila, sulla destra, nella direzione in cui la professoressa si sporgeva entrando dalla porta.

“Una donna è come una rosa” disse la professoressa, abbassando la testa verso il podio e leggendo dalla traduzione di un lavoro Greco.

Gioia intermittente – disperazione intermittente - a seguire per i successivi trentanove anni. Con l'intervento di mariti, figli, guerre, e politica. La studentessa avrà dato valore al pensiero; la professoressa avrà dato valore ad una carriera accademica. Colei che aveva dato valore al pensiero rimase invischiata nei propri sentimenti. Colei che aveva dato valore ai sentimenti rimase intrappolata in una professione che dava valore al pensiero.

Afrodite (Venere) ed Atena fecero una gara di corsa per vincere una mela mela dorata dall'affascinante Paride. Afrodite vinse.

Non c'è via di scampo da Afrodite, la dea dell'amore, nemmeno per Atena, che era nata già saggia dalla faccia del padre, Zeus.

Entrambe donne adorabili e gentili. La professoressa e la studentessa.

Entrambe hanno avuto affascinanti figli e bellissime figlie. I gioielli nella corona della vita.

I gioielli, mentre entrambe invecchiano, e la mela passarono in altre mani.

Un Cowboy a Maidenhead

Sottoilsuocappello inclinato da cowboy la faccia afro-canadese di Ross Graham era nera e aspra. Una barba corta e grigia faceva il solletico al mento di Cynthia mentre lui si piegava per baciarle la guancia. Il grembiule bianco che lei indossava intorno alla vita la faceva apparire molto più bassa e rotonda del solito. A Ross quello piaceva. Non parlate a Ross di diete e perdita di peso, sollevamento pesi e corsa.

“Goditi i tuoi pasti, donna, e se ritorni in Alberta, in Canada, con me ti cucinerò la più succosa bistecca che tu abbia mai provato al barbecue. E del whisky Canadian Club con ghiaccio.”

“Meglio del Beefeaters?” Cynthia stava parlando del gin.

“Meglio di gin e lime.” Ross versava per loro dei drink frequentemente durante la prima settimana e fumava sigari Cubani nella casa, con le finestre aperte.

“Meglio della cocaina” disse.

“Oh, Ross.” Cynthia si torse le mani e pigolò. “Come parli. Perbacco!”

Il cowboy afro-americano indossava blue jeans sbiaditi con l'enorme cinghia della cintura tonda e di nichel allacciata su di un fianco, sotto la sua pancia. C'era un pacchetto di gomme da masticare nella sua tasca posteriore. Quando era a casa di Cynthia si toglieva gli stivali. Erano macchiati dal sudore e goffrati, con tacchi da due centimetri e mezzo, e così stretti che lui usava un lungo calzascarpe per rimuoverli.

Cynthia non credeva alle sue buffe storie sui suoi antenati che si occupavano del bestiame nelle Ebridi prima della liberazione delle Highlands, prima che i suo nonni emigrassero in Canada. Lei non era sciocca. Conosceva l'Alberta, il Montana e gli USA. La casa di lui in Canada era lo stesso per lei del Montana o delle Ebridi. Un cowboy era un cowboy.

Cosa ci faceva qui in Inghilterra? Nel Berkshire? A Maidenhead?  

Cynthia non aveva mai incontrato un personaggio come l'uomo scuro con la camicia scozzese e gli stivali. Cynthia viveva in una casa popolare a Maidenhead, parte della Città Reale di Windsor e Maidenhead. Ross Graham aveva affittato un camion nero all'aeroporto di Heathrow e si era messo in viaggio per la Città Reale. Era capitato in un pub a Maidenhead dove il vecchio Tom Squire lo aveva rediretto al B&B di Cynthia. Erano andati d'accordo fin da subito e lei gli aveva offerto vitto e alloggio per la settimana.

“Dov'è questo Principe di Galles?” Ross chiese a Cynthia il giorno dopo essersi sistemato nel suo nuovo alloggio. “Sono venuto fino a Londra per incontrare il tipo che diventerà re.” Erano seduti su di un sofà di satin rosa nel salotto di lei. Lei stava lavorando ad un opuscolo del MENSA.

“Intendi il Principe Carlo?”

“Sì. Il tipo a cui piacciono gli alberi ed i vecchi edifici. Carlo, il Principe del Galles.” Ross prese una matita ed aggiunse uno svolazzo all'equazione con cui Cynthia stava avendo difficoltà. “Ecco. Quello completa una soluzione logaritmica al problema, Cynth.”

“Elegante” disse lei. “Quello era l'unico quesito che non avevo afferrato.”

Il rivelatore di fumo fece uno stridio. Del vapore venne fuori dalla pentola a pressione sovraccaricata nella cucina.

“Oh, dannazione.” Ross mise giù la matita.

“Sta per esplodere.” Cynthia affondò ulteriormente nel sofà del diciannovesimo secolo.

“Probabilmente.” Ross fece un grugnito e ammirò la sua soluzione. Cynthia sbirciò la risposta. “Oh, guarda, caro. Dicono che siamo nei migliori tre. Splendido.”

Un fischio prolungato arrivò dalla cucina e la pentola borbottò sui vecchi fornelli. “Sì. Sta per esplodere” disse Ross. “Non mi sono mai fidato di queste pentole a pressione.”

“Patate, carne in scatola, rapa dappertutto” disse Cynthia. “Ci sarà un gran caos.”

“Cavolo rapa.” disse Ross. Scelse un sigaro cubano da una scatola di legno e ne staccò la fine con un morso, poi accese un fiammifero e lo usò per il sigaro.

Aspirò profondamente dal sigaro di bassa qualità. Cynthia aprì la finestra. Il rivelatore di fumo continuava a stridere. Lei tolse le batterie e cercò di salvare lo stufato. Ci fu una nube di vapore nella cucina, un altro fischio assordante, e la pentola esplose.

Rapa, patate, carne e salsa colavano giù dai muri gialli e dal soffitto. Era visibile perfino dalla stanza accanto. Ross fece un altro tiro dal suo sigaro. Il rivelatore di fumo gracidò e si fermò. Cynthia fece un gemito.

Ross strascicando intonò: “Prendi un cavalluccio e a Banbury Cross vai, una bella signora su un cavallo bianco vedrai. Con campanelli sui piedi e anelli alle dita, con la musica la strada...”

“...non è mai in salita.” Cynthia si asciugò le mani sul suo grembiule e slacciò le stringhe dietro la schiena. “Avrei potuto restarci secca” disse.

“Beh, andiamo a mangiare fuori, che ne dici?” l'alto uomo afro-canadese si alzò e cominciò ad infilarsi gli stivali.

“Buona idea” disse Cynthia. “Dammi solo un minuto.”

Strofinò una massa marrone e viscosa di carne che si stava facendo strada giù per il muro vicino al contatore elettrico.

“Il tuo furgone o la mia macchina?”

“Il mio furgone. Non mi piace la tua microscopica scatoletta di latta.” Ross contemplò la salsa sul muro. “Porterò fuori il furgone domani. C'è una mandria di cavalli selvatici nel Kent, ho sentito dire. Avevo intenzione di darci un'occhiata. Sono venuto fino in Inghilterra per dare un'occhiata ai cavalli selvatici qui e per parlare con il Principe. Sembra che ci si possano fare qualche migliaio di sterline addomesticando i cavalli qui. Forse posso affittare un carro per il trasporto dei cavalli se il furgone non è abbastanza grande. Mi piacciono davvero i cavalli selvatici. Non ce ne sono molti a casa in Alberta. Ho dato la caccia a tutti giù vicino a Lethbridge un'estate, in un canyon lì, animali magnifici, Cynth. Ne ho spezzati alcuni.”

“Spezzati?” Cynthia si aggiustò i capelli davanti ad uno specchio scheggiato nell'ingresso. Ross aspirò dal mozzicone di sigaro. Lo stufato cominciò a sgocciolare dal soffitto della cucina. Lui riusciva a vederlo dal punto in cui stavano parlando.

“Vuol dire che li ho domati per cavalcarli” spiegò.

“Oh. I cowboy domano i cavalli, mungono le mucche...”

“I mandriani non mungono le mucche. Noi gestiamo migliaia di animali su dei pascoli aperti, li raduniamo in autunno, li vendiamo al mercato per la carne. I contadini mungono le mucche, eh.” Ross si passò la mano sulla zazzera ordinata di ispidi capelli sale e pepe.

Cynthia gli sorrise e arricciò una ciocca dei capelli di lui fra le sue dita. “Non penso che ti sia permesso domare questi cavalli selvatici del Kent. Sono protetti dai conservazionisti.”

“Come il Principe?” Ross spense il sigaro in una mezza conchiglia che fungeva da posacenere vicino al sofà.

“Sì, penso sia così. Beh, sì, Carlo è interessato.”

“Voglio vedere il Principe del Galles.” Ross si grattò la nuca. “Mi aiuterà ad abbattere quella mandria.”

“Abbattere la mandria?” Cynthia spazzò un pelucco dal bavero di lui.

“Togliere di mezzo i più agitati. Rimpicciolire la mandria e prendere quelli che voglio.”

“Ti faresti tutta la strada di ritorno fin qui dal Kent con una mandria di cavalli selvatici in un furgone?”

“Lo faccio sempre a casa” disse il cowboy.

“Come riuscirai a farci dei soldi sopra?” chiese Cynthia.

“Oh, un buon esemplare di cavallo rende una bella somma all'asta.”

“Accidenti” disse lei “È fantastico. Serve molto lavoro?”

Ross rise. Inclinò il suo cappello nel sole del pomeriggio mentre lasciavano la casa popolare di mattoni rossi. “Non più che tosare le pecore” disse. “Un pony ben addestrato può fare molte cose.”

“Per esempio?”

“Oh, corse di cavalli. Radunare pecore o bovini. Divertimento. Cavalcate. Caroselli. Cacciare le volpi? Ne ho sentito parlare. Non dirmi che non conoscete la canzone do ye ken John Peel.” Cynthia lanciò un altro sguardo al disastro dietro di loro prima di lasciare la casa.

Ross aprì la portiera del furgone e Cynthia ci si arrampicò dentro. Si aggiustò di nuovo i capelli, guardando nello specchietto retrovisore.

“Quello è opinabile. Caccia alla volpe comunque. Ma se lo dici tu..”

Quando raggiunsero il pub Ross cominciò a disegnare diagrammi e pittogrammi su un fazzoletto di carta.

“Questo è il branco” spiegò. “Questa è l'equazione per calcolare dove saranno in un dato momento, il loro comportamento se avvicinati in un'infinità di modi—”

Il Mistero dell'Isola di Sullivan

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Terra d'ombra

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