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Maisy e i Topolini Scomparsi

Maisy e i Topolini Scomparsi


Maisy e i Topolini Scomparsi - Estratto del libro

Prologo

Nel buio della sera, la luce dei lampioni dipingeva cerchi grigi sul marciapiede e sul manto stradale che li circondava. Maisy riposò poggiandosi al muro della scuola, si sistemò il cappello Fedora e tirò fuori il suo ultimo lecca-lecca alla ciliegia dalla tasca. Distratta dalla dolce fragranza della sua caramella, non si accorse degli acuti grugniti del suo cane, che avrebbero dovuto metterla in guardia dal fatto che qualcuno su una bici si stava rapidamente avvicinando a lei. Improvvisamente, sentì una voce bassa e rauca chiamare il suo nome. Alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere un fogliettino venir gettato in uno di quei cerchi di luce sul suolo. Si allontanò dunque dall'edificio per avvicinarsi al lampione. Con le dita tremolanti, Maisy si chinò a raccogliere il foglietto. Aprì la carta increspata e vide che era sporca per aver sostato sul marciapiede, ma le bastò poco per riuscire a leggere cosa ci fosse scritto.

Se vuoi rivedere i tuoi lecca-lecca, dimenticati dei topi scomparse.

- Stivale Nero

I suoi occhi si strinsero in minuscole fessure. Stivale Nero, come avevapreso a chiamare sé stesso, sembrava essere nient'altro che un ladro. Maisy non sapeva come, ma gli avrebbe fatto abbassare la cresta. Come prima cosa bisognava capire chi fosse. Era già abbastanza terribile che avesse rubato le mascotte della scuola, ma ora aveva anche ammesso di aver rubato la sua collezione di lecca-lecca alla ciliegia. E nessuno poteva farla franca dopo averle rubato i suoi adorati lecca-lecca.

Capitolo 1

Tutto era cominciato quella mattina a pranzo. Maisy e la sua migliore amica, Veronica, si stavano godendo la loro pizza e parlavano della festa di compleanno di Veronica, che avrebbe dovuto tenersi la sera successiva in una pizzeria.Erano così entusiaste che la madre e il patrigno di Veronicale stavano organizzando una festa alla Pizzeria Andiamo.Era la pizzeria preferita di Veronica,perché lì c'erano tante cose con cui i bambini potevano giocare.Era una normale pizzeria, ma aveva anche una sala giochi dove potersi divertire.Inoltre,entrambe ci tenevano moltissimo a far sì che la pizza fosse parte principale della loro dieta.

Maisy e Veronica erano sedute da pochi minuti, quando la preside diede un annuncio dall'interfono. La sua voce sembrava calma, ma era ovvio che fosse arrabbiata.«Studenti, è la preside Hollendar che vi parla.Le nostre care mascotte della scuola sono state rubate dalla loro dimora nel laboratorio di scienze. Se qualcuno di voi ne sa qualcosa, vi prego di venire nel mio ufficio. Uno studente ha riferito di aver visto uno stivale nero scomparire dietro l'angolo nel corridoio, poco prima di scoprire che fossero state rubate. Questoè il nostro unico indizio al momento.Qualsiasistudente ci aiuterà a trovare e restituire i topini, sarà premiato.»

Veronica erafuriosa.Gettò i suoicapelli biondi sulle spalle e si unì agli altri studenti nelle loro grida di rabbia. Maisy chiuse gli occhi non appena sentì parlare di indizio.Sentiva sulla sua pelle un formicolio di eccitazione. Amava i misteri ed era bravissima a risolverli. Era così brava chegli altri studenti, sapendo del suo talento,si rivolgevano a lei ogni volta che avevano un problema.Sapevano che avrebbe risolto il caso rapidamente e ad un prezzo onesto. Ma Maisy nonlavorava per i soldi.Lavorava per i suoi adorati lecca-lecca alla ciliegia.Erano la seconda cosa più preziosa per lei. La prima, invece, era il suocagnolino, Reesie.

Maisy Sawyer non era come gli altri studenti di quarta elementare della West Valley. Aveva iniziato ad amare i vecchi film gialli in bianco e nero, quelli che i nonni guardavano da piccoli,più o meno all'età della pietra. Quando lavorava ad un caso, il suo mondo sembrava sbiadire nelle tonalità del bianco e del nero, come in uno di quei vecchi film gialli. Le sfumature grigie coloravano ogni cosa.Immaginava persino che la sua cameretta fosse un ufficio da detective. Generalmente le pareti erano blu e tutto il resto era viola, perfino la cuccia del cane. Ma quando lavorava ad un caso, la sua camera si trasformava nel set di un vecchio film. Le pareti erano incrinate, le persiane della finestra rotte e bloccate in un'unica posizione,ed era ingombra di vecchie scatole e mobili. Era tutto sfumato in grigio, nero e bianco.La finestra dava sullo skyline della città, mentre nella realtà si poteva vedere il vicinato di una piccola cittadina dell'Ohio. L'unica costante tra l'ufficio immaginario di Maisy e la realtà era la sua piccola macchina da scrivere. Maisy non aveva niente contro i computer, ma le piaceva scrivere gli appunti dei suoi casi alla vecchia maniera. Non era in grado di spiegare perché tutto si trasformasse in bianco e nero quando lavorava ad un caso. Sapeva solo che con il suo mondo in bianco e nero, mettere insieme gli indizi per risolvere un mistero diventava più semplice.

Sentendo le grida indignate dei suoi compagni, aprì poi gli occhi. Il colore sgocciolò via dalla sua realtà, come da una tela bianca. Le pareti gialle della mensa, i vassoi rosso brillante sui lunghi tavoli di legno e persino le persone intorno a lei si trasformarono nella loro versione in bianco e nero.

Maisy sorrise. Sapeva che la preside era una donna generosa. Maisy l'aiutò già una volta a ritrovare le sue chiavi e in cambio ricevette tre lecca-lecca, presi direttamente dal cassetto generalmente riservato agli insegnanti. Non era neppure un vero e proprio mistero!Ma questo sì che lo era! Si chiedeva quanti lecca-lecca alla ciliegia la preside Hollendar le avrebbe dato per risolverlo. 

Naturalmente, come tutti gli altri studenti, anche Maisy adorava quei topini - le mascotte della scuola elementare. La mascotte ufficiale della scuola media e del liceo di West Valley era una tigre dall'aspetto piuttosto aggressivo.  Per questo,gli studenti delle elementari erano ufficialmente conosciuti come i cuccioli di tigre. Ma le cose erano cambiate quando l'anno precedente Lizzie Franklin liberò i topinidalle grinfie di suo fratello, che avrebbe voluto darli in pasto al suo serpente.  Per salvarli, li aveva portati a scuola e chiese al maestro di scienze, il signor Brown, se potessero diventare gli animali della classe. Quando si venne a conoscenza dell'intera faccenda, la preside Hollendar insistette affinché fossero restituiti a suo fratello, dal momento che si trattava pur sempre di un furto. I genitori di Lizzie, invece, erano d'accordo a lasciare che Lizzie li tenesse a scuola, purché il maestro di scienze approvasse.  Col tempo, i topini divennero popolari a scuola e tutti li adoravano.  Gli studenti iniziarono a vederli come le mascotte ufficiose delle elementari.

«Terra chiama Maisy.  Rispondete.» Maisy scoppiò a ridere quando si rese conto che era persa nei suoi pensieri. Veronica si alzò e prese il vassoio di Maisy.«Che fai?», chiese Maisy.«Beh, non hai un caso da risolvere?», rispose incuriosita Veronica, alzando le sue sopracciglia. Maisy sorrise, annuì con la testa, e recuperò il lecca-lecca che aveva conservato per il dessert dal vassoio che Veronica stava per gettare. Lo scartò e ne gustò il sapore delizioso prima di uscire dalla mensa.

Ardore polare

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Alla ricerca di Henry Turner

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